Il problema dei PFAS nelle acque di Verona si fa sempre più sentire. Con questo post vi spiegheremo come si potrebbero eliminare i PFAS a Verona con un depuratore e purificatore d’acqua.
Cosa sono i PFAS e perché si possono eliminare con un depuratore d’acqua.
I PFAS sono una piaga delle falde dell‘acqua di Verona. Per quanto sia un luogo comune credere che appartengano solo alla zona Est di Verona, in realtà sono state trovate tracce anche nella zona del Lago di Garda. Questo perché il Veneto è la più grande falda acquifera d’Italia ed è completamente collegata. Quindi qualsiasi inquinante noi andremo a disperdere nelle falde, questo andrà ad influire su tutto il territorio.
I PFAS sono l’acronimo per Sostanze Perfluoro Alchiliche. Queste sostanze sono la base per molti trattamenti industriali perché conferiscono un trattamento anti-usura grazie alle sue proprietà oleo e idrorepellenti.
Infatti da anni i PFAS vengono utilizzati per la produzione di padelle antiaderenti e per tessuti tecnici largamente utilizzati nel settore cantieristico. Sono molto pericolosi per la salute in quanto questi acidi aggrediscono il sistema endocrino.
Per fortuna si possono facilmente eliminare con un depuratore e purificatore d’acqua.
Come dimensionare correttamente il depuratore d’acqua.
Come qualsiasi inquinante da trattare con un depuratore e purificatore d’acqua, anche i PFAS a Verona si possono eliminare andando a dimensionare correttamente l’impianto da adottare. La strada più veloce è guardare il poro di passaggio e quindi la dimensione molecolare di questo inquinante dell’acqua di Verona.
Infatti, i PFAS hanno una dimensione abbastanza grossa e quindi già con un sistema di filtrazione a microfiltrazione si ottiene un buon risultato. Gli studi scientifici hanno dimostrato come il potere adsorbente dei filtri a carbone attivo assorba la quasi totalità dei PFAS presenti nell’acqua però allo stesso tempo, hanno notato come ci sia una discontinuità nel caso in cui si adottasse un semplice filtro.
Diversamente, già adottando due filtri specifici a base di carbone attivo in serie, il risultato dei PFAS era pressoché zero. Perché l’acqua, facendo un doppio ciclo di trattamento rafforzava l’effetto adsorbente sui PFAS andando a garantire un elevatissimo grado di depurazione.
Nonostante il risultato molto incoraggiante però, una sicurezza maggiore si ha adottando un depuratore e purificatore d’acqua ad osmosi inversa. Questo perché il suo poro di passaggio infinitesimale abbinato al potere adsorbente di un filtro specifico a base di carbone attivo non permetteva in alcun modo al PFAS presente nell’acqua di Verona di passare.
Eliminare i PFAS a Verona con un depuratore e purificatore d’acqua quindi è possibile.
Perché sarebbe meglio eliminare i PFAS a Verona con un depuratore d’acqua.
I PFAS sono molto pericolosi per la nostra salute e per chi vive nella zona di Verona è meglio che capisca la pericolosità di questo inquinante.
Studi francesi hanno dimostrato come i perfluoroalchilici presenti nell’acqua aggrediscano in maniera significativa il sistema endocrino. Il sistema endocrino è quell’insieme di ghiandole e organi che hanno il compito di produrre ormoni e lavorano in sinergia con il nostro sistema nervoso. Il problema è che essendo queste sostanze completamente idrorepellenti e non solubili, una volta introdotte nel sangue diventa davvero molto difficile smaltirle.
Inoltre, è stato dimostrato come donne incinte abbiano trasferito i PFAS durante la gravidanza. Questo fa capire quanto sia difficile eliminarli e quanto sia opportuno valutare un depuratore e purificatore d’acqua per eliminare i PFAS a Verona.
Infatti tra Verona e Vicenza, nella famosa zona rossa, il tasso di problemi alla tiroide sui bambini è stato elevatissimo. Ma non sono stati riportati solo casi di squilibri ormonali ma sono stati trovati anche casi di scompensi metabolici e un innalzamento delle casistiche tumorali.
Purtroppo ancora oggi i PFAS non rientrano nella categoria delle sostanze potenzialmente cancerogene annualmente pubblicata dall’AIRC anche se si pensa ad un imminente pubblicazione in quanto i dati raccolti sono sempre più certi.
Come funziona un depuratore d’acqua per eliminare i PFAS a Verona.
Un depuratore e purificatore d’acqua domestico funziona con più filtri abbinati in serie. Infatti si parla di impianto per il trattamento dell’acqua perché è completamente diverso da un singolo filtro, sia nella struttura che nel funzionamento.

Normalmente un depuratore d’acqua è composto da:
- Un prefiltro
- Una pompa
- Il gruppo membrane
- La centralina di funzionamento
Il prefiltro ha il compito di eliminare le parti grossolane nell’acqua. Quindi sabbia, sassolini, terriccio, humus ma anche metalli pesanti e cloro assorbendolo fino al 99,9%. Questo filtro normalmente ha un poro di passaggio dello 0,1 micron ed è composto da carbone attivo.
Il carbone attivo è un derivato naturale da noci di cocco disidratate ed essiccate, dove ha un elevato potere assorbente su alcuni metalli, sul cloro e anche sui PFAS che affliggono le acque di Verona.

In questo caso quindi sarebbe più indicato adottare un prefiltro selettivo per i PFAS specifico, che oltre ad abbinare le proprietà del filtro a carboni attivi, va ad assorbire già in maniera molto accurata i residui dei perfluoro alchilici presenti nelle acque di Verona.
Questo consente di dare maggiore affidabilità alla depurazione
Poi ci sarà il gruppo composto da pompa, membrane ad osmosi inversa e centralina che sono il vero cuore del depuratore e purificatore d’acqua.
Se volete comprendere appieno tutta la tecnologia dei purificatori e depuratori d’acqua di nostra produzione, vi consigliamo di leggere la nostra pagina Tecnologia. Per semplicità di spiegazione, vi introduciamo solo la parte delle membrane.
Quindi, una volta pre-trattata l’acqua con un filtro selettivo specifico, l’acqua arriva nelle membrane ad osmosi.
Queste membrane sfruttano un principio naturale per depurare l’acqua. Sono composte di una particolare carta micrometrica chiamata TFC (Thin Film Composite) che ha la capacità di depurare l’acqua con un poro di passaggio pari a 0,0001 micron. Per natura quindi, i PFAS che hanno dimensioni molto più grandi, non riescono a passare garantendo così un acqua pura e leggera come l’acqua di montagna e risolvendo definitivamente il problema dei PFAS nelle acque di Verona.
Un nostro appunto personale sui PFAS a Verona e le condizioni dell’acqua oggi.
Questo appunto, lo abbiamo messo in fondo in quanto è una nostra considerazione totalmente personale. Facciamo già un DISCLAIMER, perché il nostro scopo è quello di informare e divulgare correttamente in maniera completamente oggettiva tematiche di aiuto alla scelta di un depuratore e purificatore d’acqua. Però vogliamo che chi ha letto questo post, capisca anche la tendenza delle “scelte italiane” su problemi di questo genere.
L’Italia è il primo paese dell’Unione Europea sia per “consumo di bottiglie di acqua minerale” sia per “Controlli e Campionamento delle falde idriche”. Abbiamo quindi due primati di forte ambivalenza dettati dalla nostra cultura a riguardo della tematica acqua.
Vuol dire quindi che abbiamo le acque più controllate d’Europa ma allo stesso tempo siamo il paese meno fiducioso nell’acqua potabile di rubinetto affidando le nostre scelte sulle minerali (purtroppo in maniera completamente errata). Questo perché sentiamo che l’acqua e le falde negli anni sono cambiate peggiorando.
Il vero problema però, oltre che ad essere l’avanzamento dell’inquinamento dell’acqua portato dalla forte industrializzazione, è che le normative stesse sugli inquinanti si è modificata adattandosi alle “necessità”.
Con necessità si deve pensare dal lato dello Stato che deve garantire posti di lavoro, benessere economico e prosperità delle aziende. Talvolta chiudendo qualche occhio, talvolta chiudendoli entrambi. Noi non diciamo assolutamente che sia giusto o sbagliato e non puntiamo il dito su nessuno, ma essendo nel settore, siamo consapevoli che i valori affidati all’acqua potabile oggi sono completamente diversi dai valori affidati all’acqua potabile venti anni fa.
E il cittadino di tutto questo non è informato.
Infatti, per citare un esempio, i valori di arsenico consentiti nell’acqua potabile sono raddoppiati nel giro di venti anni. Un metallo pesante, molto tossico e pericoloso per la salute ha aumentato la soglia consentita nell’acqua potabile per normativa. Questo è stato reso possibile grazie al fatto che questi inquinanti, in tracce lievi ma pericolose, producono danno nella lunga esposizione. Dopo decine di anni, arrivano problemi gravi alla salute e tutti scientificamente dimostrati.
Normativa adottata per risolvere i PFAS nell’acqua.
Con i PFAS a Verona hanno fatto la stessa cosa. Durante lo scandalo e gli studi effettuati da centri medici e associazioni per dimostrare la tossicità di questi inquinanti a Verona, lo Stato ha dovuto tutelarsi.
E’ vero, hanno adottato dei sistemi di trattamento PFAS per le acque reflue e i depuratori comunali, ma hanno anche raddoppiato il limite massimo consentito dalla legge. Nonostante ci fossero stati dei precursori come Olanda e America sull’incidenza tumorale dei PFAS nelle acque, la legge ha optato per tutelare la potabilità dell’acqua potabile. Perché nessuno pagherebbe per un servizio che non esiste.
E quindi invitiamo i cari lettori a riflettere. Come sarà l’acqua negli anni futuri?
Noi pensiamo che siamo arrivati ad un punto di non ritorno con l’inquinamento. Ed è fondamentale tutelarsi con un depuratore e purificatore d’acqua perché l’acqua è vita e senza un’acqua pura non possiamo rimanere sani.