Se anche voi state valutando un depuratore d’acqua domestico per evitare i contagi e diminuire la sosta al supermercato allora è bene che leggiate questo breve articolo. AcquaGEN, azienda produttrice di depuratori d’acqua ad uso domestico vi spiega come funziona un depuratore d’acqua e perchè potrebbe essere una valida soluzione per evitare i contagi.
Cos’è un depuratore d’acqua domestico e perchè potrebbe contribuire ad evitare i contagi.
Vista la delicata situazione odierna, ci sembrava doveroso contribuire dando una nostra opinione. Sempre più famiglie stanno adottando soluzioni che permettano di evitare i contagi da contatto con luoghi fortemente affollati e il depuratore d’acqua domestico è una di queste.
Infatti, per quanto i controlli siano molti rigidi e le nuove disposizioni in materia abbiano limitato al massimo la possibilità di contagio da contatto, andare al supermercato quotidianamente per comprare le bottiglie d’acqua è sempre molto rischioso.
Se uno pensa alla sola catena produttiva, le casse d’acqua vengono imbottigliate nei vari impianti di stoccaggio dislocati sul territorio.
Qui degli operatori specializzati entrano in contatto con la merce che dopo essere stata prodotta viene stivata nel magazzino dove sono pronte per il trasporto tramite un centro logistico dedicato.
Alcuni operatori a loro volta preparano i container dei vari camion che partono per le spedizioni.
Arrivati al supermercato, qui altri operatori entrano a contatto con la merce e la ripongono sugli scaffali. Gli stessi scaffali che poi noi consumatori andiamo a toccare con mano.
Con un depuratore d’acqua domestico questo non avviene in quanto ogni impianto, viene regolarmente igienizzato in fase di installazione e collaudo.
L’importanza della sanificazione del depuratore d’acqua domestico per evitare i contagi.
Al fine di garantire un servizio qualitativo molto elevato è importante che gli idraulici installatori abbiano tre requisiti:
- competenza ed esperienza nel campo applicato.
- test di tampone con esito negativo.
- mascherina e guanti monouso.
Questa è la base per garantire la piena sicurezza dell’installazione. Inoltre, una volta posizionato l’impianto, questo verrà igienizzato con sanificante dedicato sia sulle parti esterne della macchina, sia nel circuito interno in fase di collaudo.
I sanificanti protocollati e conformi alle direttive italiane sono esclusivamente:
- Cloro. Infatti un sanificante adottato per l’igienizzazione degli impianti è il biossido di cloro. Prodotto disinfettante a base di cloro ma meno aggressivo e corrosivo.
- Alcool. Prodotto conforme ma non utilizzabile per la sanificazione di un bene alimentare.
- Perossido di idrogeno. Meglio conosciuta come Acqua Ossigenata, è la soluzione più idonea al trattamento e sanificazione di qualsiasi igienizzazione dei vari modelli di depuratori.
Questo permette alle famiglie di avere due vantaggi. Uno dal punto di vista igienico della soluzione adottata in quanto l’installazione avviene in totale conformità come previsto dalla legge.
L’altro è dal punto di vista dell’esposizione a contatti umani in quanto con il depuratore d’acqua domestico si ha acqua illimitata, pura microbiologicamente. L’acqua uscirà direttamente dal rubinetto di casa ridotta nel contenuto di inquinanti e cloro.
Non ci sarà più bisogno di affollarsi nei supermercati per comprare le casse di acqua in bottiglia e sarà più facile evitare i contagi.

Cos’è un depuratore d’acqua domestico.
Un depuratore d’acqua domestico è un sistema di filtri, che permette di andare ad eliminare o ridurre vari inquinanti presenti nell’acqua di rete e consentiti dalla legge di potabilità.
Sono impianti di piccole dimensioni, che si installano solo nella zona cucina (da qui il nome domestico). Possono avere il rubinetto laterale o collegarsi direttamente al rubinetto di casa.
Ci sono vari modelli e versioni nel commercio. Per semplicità di introduzione ve li classifichiamo così:
- Depuratori a microfiltrazione. Questi sistemi filtranti hanno un poro di passaggio dello 0,5 micron. I filtri adottati sono a base di carbone attivo, un derivato vegetale che ha un altissimo potere assorbente. Per via della loro natura, questi filtri riducono cloro e cloro-derivati, particelle metalliche ferrose, sabbia e sassolini, tracce di ferro ma soprattutto cattivi odori e retrosapori. L’acqua uscendo da questi filtri avrà un gusto molto più leggero e un colore molto più trasparente (detto chiarificazione).
- Depuratori a ultrafiltrazione. Questi sistemi filtranti hanno un poro di passaggio dello 0,01 micron. Utilizzano sempre la base del carbone attivo inserita però in un filtro in ceramica o in carta micrometrica. Sono gli unici filtri riconosciuti come presidio medico in quanto il loro poro di passaggio non permette a batteri e virus di passare. Si usano anche nei centri medici o negli studi dentistici.
- Depuratori a osmosi inversa. Questi sistemi sono i top di gamma della depurazione con un poro di passaggio infinitesimale. Utilizzano le tecnologie sopra citate abbinate a dei rotoli di carta micrometrica che non permette il passaggio di nessun inquinante. Infatti questi impianti riducono anche il calcare, i fertilizzanti, le microplastiche, i metalli pesanti e gli inquinanti di qualunque genere.
L’obbiettivo quindi di un depuratore d’acqua domestico (oltre ad evitare i contagi visto il particolare periodo) è di poter erogare un’acqua sicura, pura e leggera sia nel gusto che nelle caratteristiche.