Se anche tu stai valutando l’idea di adottare un impianto depuratore ad osmosi per un birrificio artigianale ed entrare nel magico mondo dei mastri birrai, allora è meglio che leggi questo post. Ti spiegheremo come funziona un impianto depuratore ad osmosi per birrificio e quando è utile installarlo.
Adottare un impianto depuratore ad osmosi per birrificio.
Birra filtrata o non filtrata? Se stai leggendo questo articolo è perché conosci bene la differenza. La birra infatti, ha come ingrediente principale l’acqua. Molti pensano che per ottenere una buona birra, bisogni avere ottime materie prime, una giusta ricetta e tanta passione.
Ma spesso finiamo con il dimenticarci dell’ingrediente più importante in assoluto: l’acqua. Eppure, l’acqua è l’elemento fondamentale di ogni bevanda e a seconda degli elementi in essa disciolta verranno birre più o meno corpose, con sensazioni più o meno dissetanti.
Ci sono grandissime aziende, multinazionali nel settore beverage, che riescono a produrre la stessa qualità di birra in qualsiasi posto esse producano. Il segreto di questa scalabilità di prodotto risiede proprio nel fatto che hanno studiato negli anni come ottenere l’acqua corretta per la loro miscelazione. Come è possibile? Attraverso un impianto depuratore ad osmosi inversa per birrificio.
Il vantaggio di questo sistema è che è in grado di abbattere e rimuovere gli inquinanti presenti in falda permettendo anche di bilanciare il tenore salino dell’acqua.
Caratteristiche fondamentali per una buona acqua di partenza.
Le caratteristiche dell’acqua variano da falda a falda. Ci sono però delle regole di base generali che l’acqua di partenza deve avere affinché si riesca ad ottenere correttamente una buona birra artigianale. L’acqua infatti deve avere dei parametri di legge ben precisi da rispettare, altrimenti la produzione ne risentirebbe. Questi elementi sono:
- Acidi aloacetici (HAA5). Questi acidi sono normalmente sottoprodotti della disinfezione e sono pericolosissimi sia per la salute che per i nostri cari e amati lieviti.
- Cloro. Anche il cloro risulta essere pericoloso per i lieviti, ma soprattutto tende a dare un gusto molto sgradevole alla birra.
- Bromato. Prodotto anch’esso da derivati dei disinfettanti, è una sostanza potenzialmente cancerogena.
- Nitrati e nitriti. Essi sono sottoprodotti dell’agricoltura e sono degli ottimi conservanti. In acqua però possono essere pericolosi per le cellule dei lieviti.
- Trialometani. Essi sono derivati dal cloro, e come tali hanno la stessa pericolosità per la nostra birra.
Quale impianto depuratore ad osmosi per birrificio scegliere.
In funzione quindi di questi elementi di primaria importanza da rimuovere dall’acqua, la scelta di adottare un sistema ad osmosi inversa con prefiltrazione ai carboni attivi risulta essere la soluzione più efficace.
Questo perché i carboni attivi, hanno un elevatissimo potere adsorbente su cattivi odori e retro-sapori sgradevoli derivanti dall’acqua. Inoltre agiscono in maniera molto efficace sul cloro e derivati (come i trialometani) e sul bromato.
Nella fase di pre trattamento quindi l’acqua subisce quel processo che viene chiamato chiarificazione. Il gusto e l’odore diventa completamente neutro e la sua colorazione risulta essere più cristallina.
Nel secondo passaggio poi, l’osmosi inversa infine agisce in maniera efficace sui nitrati e nitriti garantendone una reiezione fino al 95%. Quindi tutti quegli inquinanti di natura agricola risultano eliminati garantendo la giusta qualità di acqua di partenza per il birrificio.
La manutenzione su un impianto depuratore ad osmosi per birrificio.
Su questa tipologia di impianti per il trattamento dell’acqua, le portate e i dimensionamenti giocano un ruolo chiave. Infatti, questi impianti normalmente devono avere una capacità di produzione oraria molto elevata e sostenere un consumo giornaliero importante.
Proprio per questo motivo l’impianto depuratore ad osmosi per birrificio deve essere dimensionato insieme al cliente e non può essere un prodotto “pre-confezionato” standard per tutti.
Risulta quindi un fattore di estrema importanza valutare non solo l’aspetto economico di questo investimento, ma bensì la programmazione della manutenzione periodica da eseguire:
- Il gruppo di prefiltrazione a carboni attivi avrà sicuramente un piano di sostituzione settimanale per via degli elevati litraggi di acqua da trattare.
- Il gruppo delle membrane osmotiche avrà bisogno di un lavaggio con cadenza annuale.
- La pompa di spinta, andrà sostituita ogni 4-6 mesi.
Ogni operazione, ha un determinato costo che incide sulla scelta e sul dimensionamento corretto dell’impianto.
Un consiglio dagli esperti.
Noi di AcquaGEN, in qualità di produttori di impianti ad osmosi inversa, consigliamo sempre di farsi dimensionare correttamente l’impianto da aziende qualificate.
Questi sistemi non sono difficili da installare e nemmeno da manutenzionare. Il vero problema è nel dimensionamento delle portate che l’impianto depuratore ad osmosi per birrificio deve essere in grado di soddisfare.
Per questo motivo, consigliamo di affidarsi a chi questi impianti li progetta tutti i giorni.